giovedì 21 maggio 2015

CONSACRAZIONE DI UN MAZZO DI CARTE


CONSACRAZIONE DI UN MAZZO DI CARTE


Dopo la purificazione si prende  di nuovo carta per carta e si passano con i due lati sull’incenso e ad ogni carta si pronuncia: "Il nome della carta" Io ti consacro , che tu possa svelarmi l'ignoto e mostrarmi la verità”.
(Una variante potrebbe essere quella di consacrarle ad una divinità, vi consiglio divinità che hanno affinità con la conoscenza, svelare il futuro e la magia.).
Terminato il procedimento della singola carta, si ripete per tre volte con l’intero mazzo di carte in mano.
Si lasciano le carte “riposare” per tre giorni e tre notti in un luogo sicuro senza mai toccarle. Possibilmente con un oggetto che usate spesso; un pettine, un ciondolo, un bracciale.

Il mazzo di carte è così consacrato e bisogna aver cura di riporlo in un sacchetto di colore nero o bianco, che non sia mai stato usato, e possibilmente purificato in precedenza.

Extra:

Nel caso in cui invece consacrate le carte ad una divinità allora dovrete usare un qualcosa che la rappresenti al posto del vostro oggetto; una figura, oppure un foglio di carta con sopra il simbolo della divinità che avete scelto.

Ricordatevi che il mazzo di carte verrà tolto dal sacchetto solo in occasione dei consulti e riposto immediatamente dopo nello stesso.


martedì 5 maggio 2015

PURIFICAZIONE DI UN MAZZO DI CARTE DA DIVINAZIONE

PURIFICAZIONE DI UN MAZZO DI CARTE DA DIVINAZIONE



Approfitto di questo blog per esprimere la mia idea in merito alla consacrazione del mazzo di tarocchi o carte da divinazione in genere.
Molte persone appena acquistano o hanno in dono un mazzo di carte da divinazione nuovo, prima dell'utilizzo, eseguono un rito cioè una serie di azioni volte a caricare (a dare energia) o a purificare il mazzo stesso.
Perchè accade questo? Perchè si sente questa esigenza?
Un rito è qualche cosa di rassicurante,di conosciuto.
Questa dimensione rassicurante può dare l'impressione di far proprio un "oggetto" nuovo che ha in se' qualche cosa di estraneo.
In un certo senso il rito riesce a purificare da questa estraneità e fare da ponte,da mediazione tra cartomante e carte nuove.
Il concetto di consacrazione è altresì interessante perchè riporta al bisogno di dare a tale oggetto un significato che vada oltre la sua semplice dimensione materiale. Per determinare che le carte non sono solo semplici pezzi di carta colorati ma qualche cosa in più.
Personalmente  credo che per far proprio e per dare un significato che vada oltre la dimensione oggettiva al mazzo bastino semplicemente dei piccoli accorgimenti.
Ad esempio per sentire il mazzo come qualche cosa di profondamente nostro possiamo attendere un po' prima di inziare a divinare con esso. Sfogliarlo nelle nostre mani e lasciare che divenga parte della nostra quotidianità con dolcezza e pazienza,senza fretta di utilizzarlo subito. Per quanto riguarda il consacrare credo che non ci sia rito che tenga se non c'è il giusto atteggiamento mentale. Il mazzo si consacra solo con il rispetto e la passione per i tarocchi. 

In ogni caso per chi fosse particolarmente interessato riporto qui un semplice rito di purificazione per un mazzo di carte:


Il mazzo di carte acquistato è stato toccato da altre mani : tipografi, confezionatori, negozianti e Risente energeticamente di questi “passaggi” di mano e pertanto va assolutamente purificato, ossia purgato di tutte quelle energie che involontariamente si sono impresse.

Dovremo scegliere a questo proposito il giorno più propizio, possibilmente di sera, e un luogo dove potremo stare soli e non disturbati.
Per giorno propizio io suggerisco sempre la Luna piena, c'è chi sostiene che per creare un legame profondo con le carte, il giorno del proprio compleanno sia perfetto.
Prendiamo tutto il necessario per la purificazione che è :

un tavolino di legno (ma va bene anche un piccolo ripiano, o una scatola capovolta)
una tovaglia bianca (possibilmente non usata per altri scopi)
un brucia incenso
una ciotola d’acqua

una ciotola contenente sale (due pugni )
una o più candele bianche (3 sarebbe il numero perfetto)
dell’incenso (la fragranza che piu vi piace)

Disponete il tutto a formare un semicerchio ma tenendo la candela (o le tre candele) in posizione frontale a noi, la coppa dell’acqua a sinistra , quella del sale a destra.
Con dei fiammiferi di legno accendiamo la candela ( o le candele ) bianche e spegniamo ogni altra luce.
Iniziamo a bruciare dell’incenso e fumighiamo il tavolo, poi poniamo al centro del tavolo stesso il mazzo di carte.

Le carte vanno tenute a dorso coperto : si pongano le mani sul mazzo di carte e una alla volta le si passa velocemente, con entrambi i lati , prima sulla candela e poi sull’incenso pronunciando per ogni lama, al passaggio sul fumo d’incenso, la formula : ” Io ti purifico che tu possa essermi propizia”.
(ovviamente le parole non devono essere per forza queste, potete scegliere delle parole che sentite dentro di voi o che vi sembrano piu opportune.)
Dopo aver passato tutte le carte sulla candela e sull'incenso, si ricompone il mazzo e prendendolo tutto si passa prima sulla fiamma della candela e poi sull’incenso, un dorso e poi sull'altro.
Abbiamo così concluso la prima parte che è quella della purificazione